Grecia: intervista a Giorgia Bitakou, attivista Grexit Greece

«Domani mattina il cielo sarà più azzurro e chiaro. Volevo un forte mandato e me l’avete dato. Grazie, sarà una nuova alba per la Grecia». Così Kyriakos Mitsotakis ha annunciato la vittoria di Nuova Democrazia. Sarà lui il nuovo leader che guiderà la Grecia dopo l’era Tsipras.

 

La nuova alba per la Grecia con Mitsotakis al governo del Paese è un ritorno al passato più che una spinta verso il futuro. Un ritorno ad una delle famiglie che da oltre 40 anni ha il potere in Grecia e che, nel tempo, è spesso andata a braccetto con le potenze straniere.

Kyriakos è figlio di Konstantinos Mitsotakis, colui che si macchiò di alto tradimento allo Stato nel 1965 per aver rovesciato il governo illegittimo di George Papandreou, (altra dinastia storica della Grecia), e per aver consegnato il Paese alla dittatura dei Colonnelli due anni dopo.

Mitsotakis padre fu anche l’uomo che, una volta diventato primo ministro nel 1990 spianò la strada alle prime svendite della Grecia. Ebbe come priorità nei tre anni di governo di dismettere il patrimonio pubblico in nome di una maggiore redditività, efficienza e competitività. Le prime compagnie che Mitsotakis aprì al mercato privato furono la Olympic Marine, la Bank of Chios e una compagnia del cemento, la Elvim. Da lì in avanti una lunga lista di società pubbliche sono passate nelle mani dei privati.

Come tradizione vuole, anche i figli sono diventati professionisti della politica e sia Kyriakos che la sorella, dopo aver studiato all’estero nelle migliori università, sono entrati in Parlamento a tempo indeterminato.

 

Ho intervistato in esclusiva Giorgia Bitakou, giornalista e leader del movimento popolare “Exit Greek” che si batte per l’uscita della Grecia dall’UE.

 

D: Giorgia, che vittoria è quella di Kyriakos Mitsotakis? 

 

Ha vinto il nepotismo puro, ancora una volta un membro di una famiglia storica che ha avuto primi ministri nel passato ritorna ad avere il potere. Una famiglia ricchissima, che ha spinto la Grecia nel liberismo più spietato e che ha contribuito a vendere fondi pubblici ai privati attraverso la finanza speculativa.

Il padre è stato accusato anche di traffico illegale di reperti archeologici ma non ha mai avuto condanne.

Ma  Kyriakos Mitsotakis non è un capo di governo indipendente perché la Grecia non è indipendente e lui risponde alla Germania e ai banchieri europei e internazionali. I Cristiano Democratici tedeschi, il partito di Angela Merkel hanno deciso che Mitsotakis doveva essere il nuovo leader. In questo momento nei posti chiave in Europa ci sono persone che lavorano alle dirette dipendenze della Germania della Merkel. Il Presidente della Commissione è Ursula von der Leyen, burattino della Merkel. A capo della BCE c’è Christine Lagarde, la persona che più volte ha ammesso, come Presidente del FMI, di aver sbagliato con la Grecia. Ecco, una persona che ammette il proprio errore dovrebbe essere processata e messa in carcere perché il suo errore ha provocato 30mila morti, persone che si sono suicidate. Sono notizie che i media non danno perché anche qui in Grecia la stampa è controllata dal sistema ma è così, dall’inizio della crisi si sono tolte la vita 30mila persone in un Paese che prima aveva il più basso numero dei suicidi in Europa.

 

D: Mitsotakis ha fatto però una campagna contro l’austerità, i greci hanno creduto alle sue promesse?

 

Ma come fa la stampa estera a dire che Mitsotakis ha promesso ai greci di andare contro l’austerità e di abbassare le tasse. Lui non ha mai parlato di questo, sono solo menzogne. Lui è come Macron, non c’è alcuna differenza. Fa parte del nuovo ordine, lui crede a questa Europa e vuole rispettarla. Ha partecipato anche al Bilderberg nel 2018 e da lì ha preso gli ordini.

 

D. Il 51% dei greci non è andata a votare, chiaro segno della sfiducia nei confronti del sistema politico ma come mai il restante elettorato si è spostato su Nuova Democrazia?

 

Ti rispondo con i numeri. In Grecia siamo 11 milioni e hanno votato soltanto 3 milioni di persone direzionando i loro voti verso i tre partiti di sistema, il Pasok cioè i socialisti che pure nel 2010 ci hanno portato nel primo memorandum, poi Syriza e poi Nuova Democrazia. In più, bisogna considerare che negli ultimi anni è stata data la nazionalità ad un milione di stranieri per avere nuovi elettori. Non siamo razzisti ma a loro sono state date le case pignorate ai greci. Hanno fatto entrare manodopera a basso costo e ora siamo noi costretti a lasciare il nostro Paese mentre gli stranieri entrano senza problemi. La gente non può più di un Paese con le frontiere aperte e con i greci costretti invece ad emigrare, di una politica contro la dignità dei greci.

Chi ha vinto non è Nuova Democrazia ma il partito degli astenuti, il popolo che ha a cuore la Grecia e che non ha trovato un’alternativa giusta. Quei pochi che sono andati a votare hanno votato Nuova Democrazia per non perdere i privilegi acquisiti e sono andati quelli che erano schifati dalla politica di Tsipras su cui avevano riposto molte speranze. Non sono entrati quelli di Alba Dorata e questo significa che i greci non hanno nulla a che fare con i nazisti. Ma è entrato Varoufakis con Mera 25, e nessuno ci può credere. Prima delle elezioni europee non c’era da nessuna parte. Non è entrato in Europa e improvvisamente ha avuto 9 seggi.

Soros ha finanziato Varoufakis è scritto sul sito di Soros.

 

D: Con Mitsotakis saranno ancora di più spalancate le porte agli stranieri?

 

Un economista greco ha scritto che l’obiettivo dell’UE è che entro il 2024 il 38% del Pil della Grecia deve essere trasferito alla BCE attraverso i pignoramenti dei beni pubblici e privati.

Le Banche in Grecia ora hanno la funzione di controllare la terra, le case. Soprattutto nella parte più ricca della Grecia che è la Macedonia gli agricoltori stanno perdendo la terra e le banche comprano e vendono ciò che prendono con i pignoramenti.

Ti dico qualcosa di personale. Durante il mio attivismo ero contro sia Tsipras che Mitsotakis perché sono due facce della stessa medaglia. Nonostante queste mie forti battaglie, Nuova Democrazia, tramite un loro Ministro, mi ha proposto di entrare in Parlamento con loro. Perché una proposta del genere?

Questa persona mi ha detto che “c’è bisogno di rafforzare la parte patriottica di Nuova Democrazia poiché Mitsotakis avrà ora molte pressioni per consegnare alcune isole dell’Egeo agli stranieri. La Turchia vorrebbe alcune nostre isole ricche di gas e di petrolio.

 

D: Da chi arriverebbero le pressioni per consegnare alcune isole dell’Egeo?

 

Soprattutto dagli Americani perché hanno tutte le sedi militari sulle isole greche. Anche su Creta hanno una delle più grandi basi militari. E ora che hanno problemi con la Turchia diranno che per evitare la guerra dovremo fare un contratto e forzeranno Mitsotakis a concedere terra agli americani.

Il volto di Mitsotakis non è il volto di un vincitore, è la faccia di uno che ha preso il potere perché glielo hanno dato ma sa cosa lo aspetta. Prima di tutto, arriveranno migliaia di pignoramenti da settembre. Fino ad oggi erano pochi i casi, ma da settembre migliaia di persone si troveranno senza casa.

E non ci sarà nessun paragone, neanche con la seconda guerra mondiale.

 

D: Mitsotakis è il ponte per poter comprare la Grecia?

 

Se gli oligarchi di Bruxelles hanno potuto avviare con Tsipras la svendita della Grecia, sanno che potranno farlo ancora meglio ora con Mitsotakis.

E finirà la storia quando nulla resterà ai greci della loro terra e del loro patrimonio.

 

D: Tsipras ha dato il nome Macedonia del Nord a Skopie, Mitsotakis riconoscerà questo accordo?

 

Tsipras ha fatto un grande favore alla Germania, il Paese che più di tutti voleva concedere il nome Macedonia a Skopie dalla seconda guerra mondiale.

E questo con lo scopo di indebolire il potere russo su quella parte dei Balcani e rafforzare invece la parte europea. A Skopie c’è anche la base militare. La Germania si è inserita quotidianamente negli affari interni del nostro Paese. Dovrebbe ormai sventolare la bandiera tedesca in Grecia poiché sono loro che decidono le questioni anche interne al nostro Paese.

Il ministro degli esteri tedesco prima delle elezioni ha detto che qualunque sia il primo ministro bisogna rispettare il contratto che ha riconosciuto Skopie come Macedonia del Nord. Questo significa che per loro è una assoluta priorità.

E lo hanno detto perché se fosse stato eletto un presidente che fa gli interessi del popolo greco, questi  avrebbe il diritto di andare alla Corte internazionale dei diritti e denunciare il contratto come illegittimo. Lo hanno detto tutti i professori di diritto costituzionale in Grecia. Mitsotakis ha dichiarato che una volta eletto rispetterà l’accordo. Ma non può fare diversamente, visto che è alle dipendenze della Merkel.

 

D: Che tipo di aria si respira tra la gente dopo queste elezioni?

 

I greci sono tanto stanchi e impauriti. Non hanno la forza. Bisogna liberare il Paese e l’unica via intelligente è quella politica. In passato quando ero piccola mi ricordo che dopo ogni elezione politica si scendeva in piazza per festeggiare, si ballava per strada. Ora non abbiamo niente da festeggiare, siamo distrutti. 

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Commenti: 2
  • #1

    Mariano Marini (sabato, 08 maggio 2021 10:10)

    11 milioni di abitanti ma quanti votanti? Presumo poco più di 6 milioni se 3 è il 49%.
    Perché paragonare i numero dei votanti a quello degli abitanti?
    Voglia di impressionare?

  • #2

    hornblower (venerdì, 30 luglio 2021 22:25)

    Se, su 11 milioni di abitanti che senza i minorenni, probabilmente, si riducono a 9 milioni elettori, i votanti sono solo 3 milioni, allora significa che solo un terzo degli elettori ha votato e che gli altri due terzi sono scoraggiati, dopo avere visto ignorato e calpestato il referendum che, con oltre il 60% dei voti a favore dell'uscita dall'euro, aveva resa inequivocabile la volontà del popolo greco.