Austerita' senza fine per recuperare 3 miliardi

 

 

 

 

 

 

 

ROMA - L’Ue in questi giorni ha chiesto all’Italia di correggere i conti e servono ben 3,4 miliardi. Insomma va corretto il disavanzo e quindi più austerità e ancora più riduzione della spesa pubblica.

Abbiamo tempo fino al primo di febbraio e poi scatta la procedura di infrazione sul deficit.

E, pensate un po’? In che cosa consiste questa procedura di infrazione?

Una ammenda fino allo 0,2 % del Pil che guarda caso per l’Italia significa proprio 3,4 miliardi.

Una presa per i fondelli perché messa così non abbiamo scelta: in qualunque modo ci muoviamo dobbiamo sottostare ai diktat di Bruxelles e o correggiamo i conti e troviamo 3,4 miliardi subito oppure li dobbiamo pagare come multa. Non abbiamo altra scelta, siamo con il cappio alla gola.

E, cosa significa, per ciascuno di noi tutto questo?

Significa stringere ancora di più la stretta sui servizi essenziali che riguardano noi cittadini, sanità, scuole, welfare, probabile aumento dell’IVA con aumento dei prezzi sui beni.

Se vogliamo capire dove l’Unione Europea ci sta portando, basta guardare la Grecia.

Ma come è possibile non rendersene conto?

Continuano a somministrarci una cura, l’austerità, su un malato già morente.

E la stessa commissione europea ha dichiarato che se continuiamo di questo passo con le misure di austerità nel 2025 avremo ancora più povertà, altri 25 milioni di persone cadranno in povertà e nel 2023 l’Eurozona avrà uno standard di vita inferiore a quello che aveva negli anni ’60.

E qual è l’atra presa per i fondelli? A Noi paesi del Sud- Europa ci chiedono di rispettare i Trattati mentre la

La Germania viola la regola del surplus commerciale da anni e nessuno richiama il Paese : dovrebbe essere al 6 per cento e invece sfiora il 9 per cento erodendo quote di mercato agli altri paesi, quindi danneggiando molto anche  la nostra esportazione.

E, allora, a voi non viene qualche dubbio? Dove ci stanno portando?

Prima hanno smantellato la nostra capacità produttiva e industriale e da paesi esportatori quali eravamo ci soamo trasformati in paesi importantori di prodotti provenienti dal Nord-Europa e basta guardarvi intorno ( carrefour, Lidl….)

E ora ci chiedono di provatizzare. Ed è quello che sta accadendo senza che se ne parli molto.

Stanno svendendo i nostri gioielli a costi sottostimati.  Un nuovo modo di conquistare interi stati e colonizzarli. Un nuovo modo di fare guerra, una guerra silenziosa e subdola in cui è difficile comprendere il nemico, la controparte contro cui dobbiamo difenderci.

 

 

 

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